NUOVA BETON 2017

Nuova beton - presentazione AGGREGATI - PAVIMENTI

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  PRIMO PIANO

  • AGGREGATI - COME LEGGERE L'ETICHETTA CE E NON SOLO (01/10/2012)

    La Direttiva 89/106 /CE dell’Unione Europea (ora sostituita dal nuovo Regolamento per i Prodotti da Costruzione - CPR - N° 305 del 9/3/2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il successivo 4 aprile) stabilisce e regola la Marcatu­ra CE dei prodotti immessi sul mercato per all’impiego nelle costruzioni, in ossequio al Mandato M 125. 

Foto presentazione nuova beton La marcatura CE prevede che il produttore di aggregati predisponga e mantenga attivo per ogni unità produttiva un sistema di autocontrollo (Factory Production Control - FPC) che, sulla base di una serie di prove, dapprima iniziali poi periodiche, possa garantire una adeguata costanza delle caratteristiche degli aggregati ed il rispetto di alcuni loro requisiti prestazionali di tipo geometrico, fisico e chimico. I valori o le classi di tali requisiti sono riportati in una apposita Scheda o “Etichetta” di “Marcatura CE” che deve essere allegata, da parte del Produttore, ai documenti commerciali che accompagnano la transazione tra Produttore stesso e Cliente (DdT, catalogo, listino-prezzi, fattura, ecc.).

La Scheda di Marcatura CE contiene:

  1. Marchio CE
  2. Numero identificativo Ente Notificato che rilascia la Certificazione FPC
  3. Dati identificativi ufficiali del Produttore
  4. Anno apposizione marcatura (attualmente)
  5. Numero del certificato rilasciato dall’Ente Notificato
  6. Normativa di riferimento
  7. Descrizione dell’aggregato
  8. Informazioni sul prodotto stabilite dal Decreto Ministero Infrastrutture dell’11 aprile 2007 nelle forme previste dall’appendice ZA delle relative norme europee armonizzate prese a riferimento in base alla destinazione d’uso de­finita per ogni prodotto: le informazioni sono riassunte nel prospetto sotto riportato. 
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 Affinita ai leganti bituminosi 

 Assorbimento di acqua 
 Assorbimento di acqua - Resistenza al gelo e disgelo 
 Componenti che alterano la velocità di presa e di indurimento
 Composizione chimica 
 Composti contenenti zolfo 
 Contaminanti leggeri 
 Contenuto di cloruri
 Contenuto di fini 
   
 Contenuto di solfato 
 Contenuto in conchiglie 
 Costituenti che alterano la velocità di presa e di indurimento  della malta
 Descrizione petrografica 
 Fini - contenuto/qualità fini - equivalente in sabbia -   blu di metilene 
 Forma dell'aggregato grosso  frantumato
 Forma dell'aggregato grosso  naturale
 Granulometria 
   
 Massa volumica dei granuli /delle particelle
 Materiale idrosolubile 
 Percentuale di particelle frantumate 
 Percentuale di particelle frantumate e totalmente arrotondate 
 Perdita al fuoco 
   
 Qualità dei fini 
   
 Reattività alcali-silice 
 Resistenza alla frammentazione 
 Resistenza alla frammentazione dell'aggregato grosso 
 Resistenza allo shock termico 
 Resistenza all'usura 
 Sostanze pericolose

 Spigolosità degli aggregati fini 

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 Le principali norme di riferimento sono: 

  1. UNI  EN 12620 - Aggregati per calcestruzzo
  2. UNI  EN 13043 - Aggregati per conglomerati bituminosi
  3. UNI  EN 13139 - Aggregati per malta
  4. UNI  EN 13242 - Aggregati per materiali con legante idraulico per lavori di ingegneria civile e strade
  5. UNI  EN 13383 - Aggregati per opere di protezione idraulica
  6. UNI  EN 13450 - Aggregati per massicciate per ferrovie. 

Le norme sopra riportate hanno molti elementi in comune, così come altri (requisiti, parametri, classificazioni ecc.) sono invece specifici e quindi differenziati, (addirittura uno stesso aggregato può avere due diverse classi di designazione a seconda della norma applicata).

Analizzando in particolare la norma UNI EN 12620 ed alla collegata norma per la sua applicazione in Italia UNI 8520 -1, può essere utile riportare brevemente alcuni termini utili alla leggibilità e comprensione della Marcatura CE, al fine di una scelta e di un impiego consapevole e ponderato dei prodotti.

  • DESIGNAZIONE - La designazione è un insieme di informazioni comprendente:

1 - Granulometria – Indicazione  d/D del diametro inferiore(d) e superiore (D) dei setacci di riferimento scelti all'interno di tre serie riportate nel prospetto 1 della UNI EN 12620, posta dopo il nome commerciale del prodotto (es. Sabbia 0/4).  Va segnalata la differenza con il sistema precedentemente in uso in Italia basato sui diametri minimi e massimi. La UNI EN 12620 richiede in genere la presenza di granuli sopravaglio e sottovaglio rispetto alle dimensioni nominali
2 - Categoria – Espressione con la sigla G  in funzione della granulometrica dell’aggregato e della percentuale passante agli stacci d e D a formare le seguenti categorie:

  • GCXX/YY - Aggregato grosso - (Es. Ghiaia 16/32: XX è la percentuale del passante al setaccio 32 mm e YY al 16 mm).
  • GFXX - Aggregato fine - (Es. Sabbia 0/4: XX è la percentuale del passante al setaccio 4 mm).
  • GNGXX - Misto granulometrico naturale - (Es. Misto 0/8: è la percentuale del al setaccio 8 mm).
  • GAXX: Aggregato misto – (Es. Misto 0/45: XX è la percentuale del passante (in massa) al setaccio 45 mm).

3 - Origine Tipologia tra: naturale, industriale (scorie), riciclato, riciclato/naturale
4 - Frantumazione Indicazione del trattamento o meno di frantumazione (frantumato o non frantumato)
5 - Petrografia Indicazione della natura petrografia sommaria secondo la UNI EN 931-3
6 - Provenienza- Nome della cava o del giacimento di estrazione e dell’eventuale luogo di deposito

  • AGGREGATO -  Materiale granulare utilizzato in edilizia. L'aggregato può essere naturale, industriale o riciclato.
  • AGGREGATO NATURALE - Aggregato di origine minerale che è stato sottoposto unicamente a lavorazione meccanica.
  • AGGREGATO MISTO - Aggregato consistente in una miscela di aggregati grossi e fini.  Può essere prodotto senza separare le frazioni grosse da quelle fini oppure può essere prodotto combinando gli aggregati grossi e fini.
  • AGGREGATO INDUSTRIALE - Aggregato di origine minerale derivante da un processo industriale che implica una modificazione termica o di altro tipo.
  • AGGREGATO RICICLATO - Aggregato risultante dalla lavorazione di materiale inorganico già utilizzato in edilizia.
  • AGGREGATO FINE - Designazione attribuita all'aggregato più fine la cui dimensione superiore D è minore o uguale a 4 mm.
  • AGGREGATO GROSSO - Designazione attribuita all'aggregato più grosso la cui dimensione superiore D è maggiore o uguale a 4 mm e la cui dimensione inferiore d è maggiore o uguale a 2 mm.
  • AGGREGATO NATURALE 0/8 MM - Designazione attribuita all'aggregato naturale di origine glaciale e/o fluviale con D minore o uguale a 8 mm. Tale aggregato può anche essere prodotto mediante miscelazione di aggregati lavorati.
  • CATEGORIA -  Livello di una proprietà di un aggregato espressa come intervallo di valori o come valore limite.
  • GRANULOMETRIA - Distribuzione granulometrica delle particelle espressa come percentuale in massa dei passanti a una determinata serie di setacci.
  • NPD - “Nessuna Prestazione Determinata” - Il Decreto dell’11 aprile 2007 lascia al produttore la facoltà di esercitare tale opzione per alcune caratteristiche, fermo restando l’obbligo di elencare la caratteristica insieme alle altre.
  • FORMA DEI GRANULI - viene descritta attraverso l’indice di appiatti­mento e l’indice di forma degli aggregati grossi. Le norme prevedo­no specificatamente l’utilizzo dei simboli SI e FI, secondo una clas­sificazione che varia a seconda della destinazione d’uso. 


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 Documenti
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Oltre 10.000 calcestruzzi in una sola pagina!
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Scheda Tecnica di Lavoro
bullet CE Fine Plastico 2
Scheda Tecnica di Lavoro
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bullet CERTIFICATI FPC AGGREGATI
CERTIFICATI FPC DELLE UNITA' PRODUTTIVE
bullet CLASSI DI ESPOSIZIONE AMBIENTALE - IDONEITA'
La Classe di Esposizione rappresenta un parametro essenziale per la valutazione delle condizioni esterne cui è esposto il calcestruzzo durante la sua vita. 
bullet DdT
Documento di Trasporto del Calcestruzzo Preconfezionato della Nuova Beton
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Bedizzole In.305
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Bedizzole IN. 309
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Versione in Excel per una compilazione elettronica dei giochi.
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I Prodotti da Costruzione sono trattati al capitolo 11.
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Il DM 14.1.2008 definisce come calcestruzzo prodotto con processo industrializzato quello prodotto mediante impianti, strutture e tecniche organizzate sia in cantiere che in uno stabilimento esterno al cantiere stesso. 
bullet VOCABOLARIO DEL CALCESTRUZZO
SIGNIFICATO DEI PRINCIPALI TERMINI IMPIEGATI PER PROGETTARE, PRODURRE E CONTROLLARE IL CALCESTRUZZO